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GIOCODANZA® - Un percorso di crescita sano, attraverso un'attività ludica dove le componenti principali sono: creatività, immaginazione ... e tanta fantasia! Corpo, voce, musica, spazio ... diventano il mezzo per scoprire le potenzialità artistiche e creative del bambino.

A CHI SI RIVOLGE

Insegnanti di danza, danzatori, operatori dell’infanzia il cui obiettivo è approfondire e ampliare le proprie conoscenze e le proprie competenze pedagogiche e artistiche che permettono di acquisire, con una metodologia innovativa, nuovi strumenti e strategie diverse atte a rispondere ai nuovi bisogni dei bambini.

Essendo il metodo un approccio e una preparazione alla Danza, ed essendo la Danza l’arte del movimento, esso riguarda tutte le tecniche, dal classico al contemporaneo, dall’hip hop alla break dance fino alla danza sportiva.


venerdì 16 maggio 2014

Relazione per gli esami della neo-Maestra di Giocodanza® Wanda Abate del Corso di Formazione di Castrovillari (CS) 2013/14



capaci di sognare, saper usare
la fantasia e conservare sempre
l’essere bambino, solo così potremmo distinguerci dalla massa e guardare oltre i confini dell’orizzonte
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  Cara Maestra Marinella,
  Volevo iniziare questa relazione raccontandoti un po’ della mia vita.
 Ho 22 anni, il mio più grande sogno era quello di diventare una bravissima ballerina, entrare in una compagnia e girare il mondo.

  Conobbi questo fantastico, pazzo ed emozionante mondo della danza a soli 4 anni, sembrava che già allora sapevo che quella sarebbe stata la mia strada.

Raggiunta “l’età delle decisioni” senza alcun dubbio decisi di fare i provini per l’Accademia Nazionale di Danza e fui presa. Tra corsi, lezioni, stage e spettacoli, quell’anno passò velocemente, ma quando arrivò il giorno degli esami tecnici… purtroppo fui bocciata. Mi ripresentai alle sessioni successive ma senza nessun risultato.

Determinata e piena di energia decisi di voler ripetere l’anno, ma alla fine si ripresentò la medesima situazione.

 
Rammaricata e delusa, lasciai l’Accademia e tornai nel mio piccolo paese.
Da li il vuoto, vedevo il mio sogno sparire, pensavo a quale altra strada avrei potuto scegliere, in testa mi frullavano mille domande, ma soprattutto… Perché? Chi, come, quando, qualcuno aveva deciso al mio posto. Abbandonare la danza? MAI!
  Decisi così di provare ad insegnare. Preparai il mio curriculum per poterlo portare in diverse scuole di danza dove venni chiamata. La mia prima lezione fu di contemporaneo.     Mi sentivo euforica, entusiasta e svolsi il mio compito al meglio senza timore, timidezza, nessun problema e allora pensai: “ Però! Quasi quasi riesco meglio ad insegnare che a danzare!” Detto-Fatto!

  Dopo un anno di tirocinio nella scuola dove mi ero cresciuta e varie lezioni nelle altre scuole, preparai una coreografia di classico per un gruppo di ragazze dai 14 ai 16 anni e finalmente arrivò il successo! La mia fu definita la coreografia migliore di quel saggio.

  L’anno seguente mi ritrovai ad insegnare a delle bambine dai 6 agli 8 anni, ma questa volta… “Oddio! Il panico!!! Sbarra a terra, impostazione in piedi alla sbarra, le bambine volevano andare via ed io non sapevo cosa fare”.  


 Iniziai così a fare un po’ di ricerche sul web e trovai: “CORSI DI FORMAZIONE GIOCODANZA®


  Quella mattina l’emozione era tanta e tante erano le aspettative, ma non avrei mai pensato di ritrovarmi immersa in tanta magia, di dover giocare, sognare, diventare un’ape, una principessa, fare viaggi e quant'altro. Devo dire la verità? È stato semplicissimo per me, mi sono sentita subito a mio agio e mi sono divertita un mondo.

  Ecco Marinella, sento di confessarti un segreto. Sai, io credo ancora al mondo delle fate, sogno sempre di volare e spero che un giorno riuscirò a spostare gli oggetti con la mente. Sono sempre stata una sognatrice, non ho mai perso la voglia di giocare, mi ritengo un’eterna bambina e ne vado fiera. Forse è proprio per questo aspetto del mio carattere che sono sempre riuscita a rialzarmi dopo le innumerevoli cadute, ho sempre continuato a seguire il mio sogno e a credere in me stessa.
  Non avendo avuto difficoltà con te a sentirmi bambina il mio pensiero era rivolto alle mie povere bimbe, stavo sbagliando tutto con loro… via esercizi difficili e noiosi, niente più sbarra, misi subito in pratica la tua tecnica e la lezione successiva entrando in sala dissi:” Bambine scusatemi per gli esercizi difficili che abbiamo fatto fin ora… adesso si va nella giungla!” incredule si misero a ridere ed ebbero tutte un po’ di difficoltà all'inizio nell’usare la fantasia, ma quando finì la lezione… un trionfo! Le bambine negli spogliatoi raccontavano ai loro genitori della Giungla, di Madame Spokky e di tutti i giochi fatti in quell'ora.

  Adesso ho altri progetti, obbiettivi, ho un altro sogno, quello di aprirmi la mia Scuola di Danza. Ho tanta voglia di insegnare, di trasmettere attraverso l’insegnamento la mia passione, non sarò solo la loro maestra di danza, ma un insegnante di vita. Gli insegnerò a rialzarsi dopo le cadute, a seguire sempre i loro sogni, anche quando sembra impossibile e gli insegnerò ad amare loro stessi e la vita. Non a caso la mia scuola si chiamerà “L’ école de la vie” , non voglio creare grandi ballerine, ma persone umili ............. capaci di sognare, saper usare la fantasia e conservare sempre l’essere bambino, solo così potremmo distinguerci dalla massa e guardare oltre i confini dell’orizzonte.

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