Questa è la storia di una bambina, che a poco più di 6 anni
inizia a scoprire il delicato mondo rosa della Danza
La suddetta
bambina crescendo ha avuto modo di appassionarsi sempre più a quei dolcissimi
movimenti scanditi dal soave suono dei tasti bianchi e neri. Innamorata della
sensazione di libertà e trasparenza che solo quest’arte sa regalare, nonostante
gli ostacoli che tale percorso pone a chi non è del tutto portata ad eseguire
alla perfezione questa disciplina, oggi prendendo parte al corso di GIOCODANZA,
la bambina afferma nuovamente la determinata passione che da sempre la caratterizza!
Notevole
merito in questa “storia” va riconosciuto alla maestra Susy, che sin da piccola
le ha fatto da “angelo custode”, evitando che più volte la fanciulla si
precludesse l’opportunità di fare ciò che riusciva a farla stare meglio,
insegnandole che quest’arte può ospitare anche lei, ”una senza doti”, che
questo mondo rosa non vuole proprio abbandonare…
Questo novembre, la bambina, cioè io, ora ventenne, inizio il Corso con la maestra Marinella Santini. In lei ho riscontrato parecchi dei consigli/insegnamenti già impartitimi dalla mia maestra di sempre, è stato un po’ come vivere anticipatamente Susy “da grande”… dolcissima, sempre positiva, desiderosa di trasmettere il suo sapere, le strategie frutto dell’esperienza da usare con questo fragile esserino che è il bambino: “creatura disarmante, di poche pretese, estremamente sincero nel bene e nel male, desideroso di giocare ed imparare senza il faticoso peso dell’ eccessivo impegno; per niente calcolatore non fa che favorire la tua autostima stimolandoti a fare sempre meglio”.
Ho capito ancor di più l’importanza dell’individualità, quanto ogni singolo bambino ha bisogno della sua importanza perché importante per quello che è e non per quello che dovrebbe essere; ciascuno ha i propri tempi e sta nella bravura dell’insegnante IMPARARE a non dare fretta ne tanto meno a giudicare.
Questo novembre, la bambina, cioè io, ora ventenne, inizio il Corso con la maestra Marinella Santini. In lei ho riscontrato parecchi dei consigli/insegnamenti già impartitimi dalla mia maestra di sempre, è stato un po’ come vivere anticipatamente Susy “da grande”… dolcissima, sempre positiva, desiderosa di trasmettere il suo sapere, le strategie frutto dell’esperienza da usare con questo fragile esserino che è il bambino: “creatura disarmante, di poche pretese, estremamente sincero nel bene e nel male, desideroso di giocare ed imparare senza il faticoso peso dell’ eccessivo impegno; per niente calcolatore non fa che favorire la tua autostima stimolandoti a fare sempre meglio”.
Ho capito ancor di più l’importanza dell’individualità, quanto ogni singolo bambino ha bisogno della sua importanza perché importante per quello che è e non per quello che dovrebbe essere; ciascuno ha i propri tempi e sta nella bravura dell’insegnante IMPARARE a non dare fretta ne tanto meno a giudicare.
L’insegnante non insegna, impara dai limiti altrui, non
denigra e non illude, ma di sicuro con i bambini limita le pretese.
Indescrivibile la sensazione di appagamento avvertita tutte le volte nel rientrare a casa, piena di nuovi elementi, di diversi modi di applicare l’insegnamento, la curiosità di sperimentare tutto ciò che avevo appreso e la preoccupazione che qualcosa potesse sfuggirmi generando così un fallimento.
Desiderosa poi di leggere negli occhi dei bambini l’immensa
soddisfazione di aver imparato un nuovo gioco, e a fine lezione sentirsi
dire “la prossima volta lo ripetiamo”???
Inoltre la maestra Marinella ha più volte volutamente
insistito nel farci capire l’arduo compito che ci spetta nell'educare/preparare
questa “complessa struttura” che è il corpo di un bambino, alla crescita sia
fisica che artistica; ogni movimento ha il suo perché, niente va fatto tanto
per, in quanto ciascun esercizio può danneggiare o favorire la crescita ossea.
Insomma ben chiaro è l’impegno “Obbligatorio” che
quotidianamente va manifestato da chi lavora col bambino, che altro non è che
il germoglio dell’uomo che diverrà.
*Sento l’esigenza, maestra Marinella, di dirti Grazie, per
tutto ciò che ho appena raccontato, per la serenità trasmessomi nei giorni
trascorsi insieme, per le belle conoscenze fatte al tuo corso, e in particolare
per la magnifica sensazione che questa mia prima esperienza lontano dalla mia
“scuola di sempre” mi ha lasciato… meravigliosamente Grazie!!!
Nessun commento:
Posta un commento