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GIOCODANZA® - Un percorso di crescita sano, attraverso un'attività ludica dove le componenti principali sono: creatività, immaginazione ... e tanta fantasia! Corpo, voce, musica, spazio ... diventano il mezzo per scoprire le potenzialità artistiche e creative del bambino.

A CHI SI RIVOLGE

Insegnanti di danza, danzatori, operatori dell’infanzia il cui obiettivo è approfondire e ampliare le proprie conoscenze e le proprie competenze pedagogiche e artistiche che permettono di acquisire, con una metodologia innovativa, nuovi strumenti e strategie diverse atte a rispondere ai nuovi bisogni dei bambini.

Essendo il metodo un approccio e una preparazione alla Danza, ed essendo la Danza l’arte del movimento, esso riguarda tutte le tecniche, dal classico al contemporaneo, dall’hip hop alla break dance fino alla danza sportiva.


giovedì 15 maggio 2014

Relazione per gli esami della neo-Maestra di Giocodanza® Pamela Scruci del Corso di Formazione di Castrovillari (CS) 2013/14

Che senso ha voler essere “grandi” ?


   Da piccola passavo ogni giorno a domandarmi… “ma quanto ci vuole per diventare grande”?  E avevo quasi dimenticato il motivo per  il quale mi facevo di continuo questa domanda, ma grazie a Cristina Ocera ,la nostra bella maestra, che con una naturalezza sconvolgente ci ha riportate indietro negli anni, ho ricordato il perché!

  L’infanzia andrebbe vissuta in assoluta tranquillità, e una bambina dovrebbe poterla vivere come tale…   da bambina.

Io “bimba” lo ero solo due ore al giorno per cinque volte la settimana.. a danza; dove mi sentivo protetta e al centro dell’attenzione. Peccato però che quelle ore durassero davvero poco, e si doveva poi ritornare alla realtà.
  Quando Cristina ci ha chiesto di sdraiarci, e aiutate da una musica soave ritornare indietro nel tempo per tirare fuori un bel ricordo della nostra infanzia, è stato un vero trauma.                                                       
 
Ho provato per tutto il tempo a trovarne uno, ma niente, continuavano a venir fuori solo scene brutte, alle quali una bimba non dovrebbe mai assistere; allora ho cominciato a piangere, e in silenzio asciugavo le mie lacrime per non farmi vedere dal resto del gruppo, e c’ero anche riuscita… (o almeno cosi credevo), peccato però che quando Cristina ha deciso di salutarci “nel suo modo”,  guardandoci negli occhi e tirando fuori un sorriso disarmante, sono crollata! Lasciandomi andare ad un pianto liberatorio, coinvolgendo il resto del gruppo.

  In quel momento, ho capito che essere bambini è la cosa più bella che possa esistere, e che dovevo essere proprio io ad aiutare le mie allieve a rimanere bimbette per il maggior tempo possibile. Non sapevo cosa fosse il Giocodanza®, ma ho deciso comunque di partecipare, perché nonostante avessi a che fare con i bambini da più di dieci anni, non riuscivo a catturare del tutto l’attenzione dei più piccini, e la parola “gioco”, non faceva altro che farmi pensare che in qualche modo frequentare questo corso mi avrebbe aiutata a completare il mio pezzo mancante.  

  Questo mio pensiero ha iniziato a prendere forma sin dal primo giorno, quando la Maestra Marinella ci ha presentato Lulù, dicendoci che lei parlava solo con le maestre, e che se avessimo sbagliato un esercizio di sicuro ci avrebbe chiesto di poterlo vedere nuovamente. Ho subito capito che avevo fatto la scelta più giusta, e che da quel momento in poi avrei acquisito segreti preziosi per potermi relazionare al meglio con i più piccini. E cosi è stato!  Diciamo pure che le prime lezioni sono state un po’ “strane”, le bimbe ed i genitori hanno creduto avessi perso del tutto il senno, ma nel giro di due settimane le mamme tornarono da me dicendomi, che qualsiasi cosa stesse succedendo per loro andava più che bene, poiché le bimbe non facevo altro che chiedere  “che giorno è oggi? Ma si va a danza?“. Potrete immaginare la mia felicità, ero finalmente riuscita a catturare del tutto la loro attenzione, a completare cosi il mio pezzo mancante… il GIOCO;  ero convinta che prendere spunto dalla mia infanzia, priva del tutto di questa parola, aiutasse le mie allieve a crescere prima e ad essere più brave nella vita cosi come nella danza, mentre invece pian piano le perdevo e non me ne rendevo conto.

  
  Ringrazio di cuore la Maestra Marinella, che con la sua grande umiltà, mi ha presa per mano portandomi nel suo prezioso mondo, dove un sacchetto dei rifiuti può diventare un pon pon da trucco, un accappatoio o una fascia per capelli, e noi delle splendide madame Spokki.   Seguendo la sua scia ho preso anch’io per mano le mie bimbe, e volta per volta le ho portate in giro per il mondo, prima in Cina, poi in una giungla, in un castello incantato e persino a Gardaland ,con un trenino magico, cosi magico che ad ogni lezione vogliono prendere assolutamente, per andare dove loro più desiderano, e con loro, PER FORTUNA, sono tornata bambina anch'io … ma stavolta bambina lo sono per davvero, e unendomi alla loro spensieratezza diventiamo un tutt'uno, ed a quel punto la  felicità , la voglia di esplorare nuovi mondi pur restando in quattro mura diventa priorità assoluta, e finalmente ho la possibilità, pur avendo 28 anni, di capire cosa veramente significa essere BAMBINI.                                                                                                                  

                                                                                                                                                                                                                                                                                    

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