Cara maestra
voglio rivolgere a te le righe di questa breve lettera, a te
che come una grande “maestra chioccia” riesci a proteggere sotto la tua grande
ala i pulcini dal mondo avverso che si trova fuori.
Non voglio porre limiti in questa lettera e voglio raccontarti a 360 gradi le
mie sensazioni, maestra qui ti scrive una bimba che in realtà bimba non lo è
mai stata per colpa delle strane situazioni che la vita ci pone, cosciente di
non essere ne il primo ne l’ultimo caso, non è semplice parlare di se stessi,
da piccola il tempo per fantasticare castelli magici e principesse nel bosco
era ben poco, ho pochissimi flash del mio passato dove mi rivedo spensierata a
giocare con qualche strano oggetto in mano, forse perché ho voluto rimuovere
dalla mente i momenti…
Momenti che potevano essere belli o brutti, le persone mi dicevano sempre :”tu
non dimostri l’età che hai sembri molto più matura”.
Maestra tu non puoi capire come odio la parola “matura” è come un sigillo, una
condanna a morte, un pezzettino di vita che nessuno mai potrà restituirmi.
Come una piccola grande guerriera ho combattuto nelle
giungla della vita ma vicino a me c’è stato sempre un piccolo grande sogno, la
danza.
Maestra per me la danza era il mio mondo parallelo, SOLO IL MIO
Come il paese delle meraviglie di Alice, li era tutto più
bello e magico era il mio unico tempio di pace dove potevo essere realmente me
stessa era sangue nelle vene che scorreva come un fiume in piena e non ne ero
mai sazia la mia sete di danza mi portava alla libertà mi portava ad essere
VIVA.
Ringrazio la danza perché se ci penso spesso è stata
un’ancora di salvezza dai problemi quando mi sentivo arrabbiata entravo in sala
e ballavo, ballavo come non mai.
Era un sacrificio piacevole, è il modo per sentirsi, e
sentire quello che abbiamo nello spazio circostante, con il tempo la danza è
diventata la mia unica forza motrice il mio gancio in mezzo al cielo non mi
vergogno di dire che vivo per tutto ciò, senza cui sarei nulla.
Iniziai a insegnare giovanissima, mi sono accostata all'insegnamento non per ripiego, ma semplicemente perché solo ballare non mi
bastava, avevo voglia di trasmettere la mia “sete “ alle piccole grandi
creature che si accostavano a questa disciplina cosi iniziai a specializzarmi nell'insegnamento attraverso corsi di formazione.
Un giorno entrai nella sala di una delle scuole dove lavoro,
notai che la maestra bazzicava con uno stano oggetto in mano, il paracadute,
restai ad osservare la lezione incantata dai quei bambini con gli occhi lucidi
che ridevano di pancia, si vedeva chiaramente la libertà nella regola, e la
voglia di svolgere l’esercizio nel migliore dei modi cosi sono venuta a
conoscenza del Giocodanza®, dopo un anno circa mi sono trovata in sala con te
maestra, tu maestra che mi chiedevi di ritornare bimba, come si guarda il mondo
con gli occhi di un bambino?
Era una cosa troppo di stante da me quasi impossibile, cosi
ripetevo nella mia mente “lasciati andare, lasciati andare” all’inizio non è
stato semplice ma con il tuo aiuto posso dire di aver assaporato quel piccolo
pezzo di torta che mi è mancato, entrare nella giungla, trasformarsi in
farfalle in principesse, rimanere affascinati da quei nastri colorati che la
maestra muove con tanta eleganza fissare lo sguardo su Lulù un orsetta
dall’animo dolce.
Maestra al rientro dalle tue lezioni mi chiudevo nella mia
stanza fissavo i miei pupazzi impolverati e pensavo :”perché non sono mai
riuscita a darvi un anima?” d’improvviso l’occhio mi cade su una piccola
mucchina bianca morbidosa, da piccola la
chiamavo Mina, adesso Mina la mucca ballerina è la mia compagna di viaggio in
questo magico mondo chiamato Giocodanza®,
Il Giocodanza® è
un’esplosione di colori e sorrisi è una scatola piena gioia, dove il grande
capo generale chiamato fantasia coordina tutti i suoi elementi in un unico nome
Giocodanza® se penso alla parola Giocodanza® la prima cosa che si focalizza nella
mia mente è un grande arcobaleno ballerino.
Quando entro nei miei corsi di ”Giocodanza®” subisco un
mutamento di personalità l’adulto che c’è in me per quelle poche ore sparisce e
non c’è niente di più bello che guardare il mondo con gli occhi di un bambino
grazie maestra per avermi fatto RI-TORNARE BAMBINA.
grazie maestra per avermi fatto RI-TORNARE BAMBINA.
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